Licia Colò: “Con la mia favola voglio far sognare i bambini”
Più diversi non potrebbero essere, ma la coppia, professionalmente s’intende, funziona. Licia Colò, conduttrice di storiche trasmissioni televisive, amatissima dal pubblico e in procinto di cominciare un nuovo programma, Il mondo insieme (tutte le domeniche dal 7 dicembre su TV2000) e Alessandro Carta, cagliaritano trapiantato a Roma, ex-preparatore atletico dei portieri della Lazio e oggi “life coach” e scrittore di libri per bambini, in comune hanno soltanto un sogno: far innamorare tutti i piccoli lettori della loro bella favola, Leo, Dino e Dreamy alla ricerca della medusa eterna, in libreria per Fabbri Editori.
Il libro, che si rivolge ai bambini tra gli otto e i dieci anni, narra una storia edificante che piacerà anche ai genitori. Protagonisti sono due gemelli, Leo e Dino, che condividono ogni cosa e sono capaci perfino di sognare in tandem. Leo, però, soffre di una grave malattia che lo invecchia precocemente. Una notte, in sogno, i gemelli incontrano Dreamy, uno strano essere che li condurrà in un memorabile viaggio in fondo al mare, alla ricerca di una medusa immortale che potrebbe salvare il piccolo Leo.
Per incontrare Licia e Alessandro io non ho dovuto faticare tanto come Leo e Dino con la medusa eterna, ma anche la mia chiacchierata con loro è stata un bel viaggio, che mi ha permesso di scoprire due personalità forti e con una straordinaria carica di simpatia. Dalla nostra conversazione, spesso un po’ caotica, ma sempre stimolante, è nato questo post.
Come è nata l’idea di scrivere insieme un libro per bambini?
Alessandro. Spiegalo tu, Licia.
Licia. Alessandro ed io siamo due sognatori che, pur lavorando in ambiti diversi, abbiamo una grande passione per le favole. Lui ne aveva già scritte alcune per altre case editrici, mentre io, anni fa, ne avevo pubblicata una per l’Unicef che si chiamava Il sogno. Quando siamo diventati amici abbiamo cominciato a raccontarci di questa passione comune.
Dove vi siete conosciuti?
In palestra. Tra ginnastica e chiacchiere Alessandro mi ha chiesto perché non scrivevo il seguito de Il sogno. Inizialmente non ero molto convinta, ma Alessandro, che è un provocatore, mi ha portato una bozza scritta da lui, con l’ossatura della nuova storia. L’idea mi era piaciuta, anche se vedevo difficile unire le nostre due anime, che non sono per nulla simili: la sua fantasia, direi quasi “pazzia”, contro il mio romanticismo. Alla fine, però, ci siamo messi a scrivere.
Alessandro, come hai sviluppato la storia?
Un giorno Licia mi ha detto: «Sai che esiste davvero l’eternità?» e mi ha raccontato di questa medusa che prima di morire cambia i tessuti e vive in eterno. Io quella notte ho cominciato a sognare…
Quali messaggi avete voluto trasmettere?
Licia. Per me era importante far passare un messaggio di tolleranza nei confronti della diversità. Così ho inserito la figura del “polpo imitatore”, che esiste realmente, in un habitat che non è il suo e per questo e non viene accettato dalle altre specie e per reazione agisce con cattiveria.
Alessandro. Il mio messaggio era l’amore verso la famiglia, la pietas. Il mio sforzo è stato far capire ai piccoli lettori di Leo, Dino e Dreamy alla ricerca della medusa eterna che a volte si fanno dei sacrifici non per se stessi, ma per amore nei confronti delle persone che si amano.
Ognuno dei due dica un pregio e un difetto dell’altro come co-scrittore.
Licia. Io dico solo una parola che è un pregio, ma anche un difetto: «folle». Alessandro per me è così. Lo amo e non lo sopporto allo stesso tempo.
Alessandro. Anch’io dico solo una parola: «bella», dentro e fuori. La bellezza è una gran qualità, ma a volte può essere una debolezza ed esporci a invidia. Cosa che credo Licia abbia dovuto subire.
Quali sono i pregi che vi riconoscete?
Licia. Io sono trasparente, coerente e credo anche umile. Se sbaglio, chiedo sempre scusa. Credo che chi non cambia mai idea sia un cretino perché è impermeabile a tutto quello che capita intorno a lui.
Alessandro. Io sono molto determinato e ogni volta che conquisto un obiettivo ne cerco uno nuovo. Per questo ho fatto cose diversissime nella vita.
Licia, tu hai scritto vari libri di viaggio e sugli animali, un’autobiografia, favole, anche se per ora nessun romanzo. Ti senti davvero una scrittrice?
Amo molto scrivere, ma non mi sento una scrittrice. So di non essere un grande romanziere. Ho scritto libri sulle cose che mi hanno appassionato nella vita.
Quanto ti ha aiutato il fatto di essere Licia Colò nel pubblicare i tuoi libri?
Molto, moltissimo, senza dubbio. L’ho detto, io non sono una grande scrittrice, credo però di essere una grande persona con tanti valori da trasmettere. Il mio primo libro, La mia arca, in cui ho raccontato tutte le mie esperienze in giro per il mondo, era legato al programma televisivo di Canale 5 L’arca di Noè, che allora conducevo. Nel libro raccontavo cose che in Tv non puoi spiegare perché non c’è il tempo per approfondire. So bene che se fossi stata una persona sconosciuta con la stessa esperienza probabilmente non mi avrebbe filato nessuno. E da lì in poi è sempre stato così. La cosa che mi fa piacere, però, è che una buona percentuale di lettori mi scrive o mi ferma per la strada e mi fa bei commenti sulle cose che ho scritto.
Il target di Leo, Dino e Dreamy alla ricerca della medusa eterna sono i bambini tra gli 8 e i 10 anni, ma la copertina e le illustrazioni fanno pensare a una storia per lettori più piccoli. C’è un motivo per questa apparente incongruenza?
Licia. Sì, la responsabilità è solo mia, la casa editrice non c’entra nulla, anzi mi aveva avvisata! Il fatto è che inizialmente io avrei voluto fare della storia un film d’animazione. Quando abbiamo deciso che sarebbe stato un libro, io ho voluto assolutamente che fosse illustrato come le favole di una volta.
Alessandro. Il nostro obiettivo era tornare a far sognare i bambini e in quest’ottica le immagini aiutavano. In realtà, noi ne parlavamo sempre come un film, in pratica eravamo già al cinema con i pop corn in mano! Chissà, magari un giorno…
Nuovi progetti congiunti?
Alessandro. C’è già la bozza di un secondo episodio, però Licia adesso è molto impegnata con il nuovo programma e mi ha detto che vuole avere la giusta disposizione d’animo per potersi dedicare a una favola. Aspetterò che sia pronta.
Licia. Alessandro tende sempre a correre troppo, vuole fare tutto e subito. Io invece parto sempre dalla base della montagna e piano piano arrivo in vetta. Non posso fare due cose alla volta, ma non escludo che ci sarà un seguito.
Licia Colò si è una delle testimonial della campagna pro-lettura #LeggerePerché. Guarda il video con il suo messaggio e invita altri a guardarlo. Facciamo entrare i libri in tutte le case!