Splendore di Margaret Mazzantini
Premessa: adoro la scrittura di Margaret Mazzantini. Ho letto tutti i suoi romanzi e ne ho amati molti. Splendore, la sua ultima fatica, pubblicata come sempre da Mondadori, mi è piaciuta un po’ meno. E non perché l’autrice, padrona di un stile sempre solido, virtuoso e favolosamente lirico, non abbia utilizzato le sue armi migliori, ma soltanto perché la storia non è riuscita, nel mio caso, a superare i confini della testa. Pancia e cuore sono rimasti a digiuno.
Splendore racconta la vicenda di Guido e Costantino, due ragazzi di classe sociale diversa che si conosco fin dall’infanzia e crescono turbati da un’attrazione che agli occhi del mondo è immorale. Si allontanano, ma come calamite tornano ad avvicinarsi per scoprire di amarsi di un amore impossibile, se non viene accettato da se stessi prima che dalla società.
E davvero accadde. E fu contro natura.
E davvero vorrei sapere che cos’è la natura.
Un tema attuale, delicato, un linguaggio crudo, affilato, pagine intense capaci di portarti al pianto e poi, quando credi di essere giunto allo zenit dell’emozione, ti ritrovi ad annoiarti e a chiederti: «Perché mi deve importare di Guido e Costantino?».
Splendore è una prova indubbiamente difficile. Mettersi nei panni di un uomo alla ricerca della propria identità sessuale non deve essere cosa facile per una donna, moglie e madre di quattro figli. In Splendore Margaret Mazzantini ci riesce egregiamente, la vita che assegna ai suoi protagonisti è più che realistica (lo dico per aver conosciuto persone che hanno vissuto esperienze analoghe), la psicologia dei personaggi è ineccepibile, eppure ho chiuso il libro con una sensazione di incompiuto: ho sentito i protagonisti muoversi su un palco distante, mi è mancata l’empatia, quel sentimento capace di far restare per sempre un personaggio nel ricordo.
Un libro all’altezza, ma non il più alto.
- Titolo: Splendore
- Autore: Margaret Mazzantini
- Editore: Mondadori
- Pagine: 309
- Prezzo: 20€
- Voto: 7
Anche a me piace molto come scrive la Mazzantini, ma secondo me con Splendore non è riuscita ad entrare in empatia con i suoi personaggi. Finito il libro quei personaggi non mi parlavano più, come invece è successo con “Venuto al mondo”. Ovviamente è un’opinione del tutto personale.
Mi pare che abbia raccontato una storia di cui fosse poco convinta anche lei!