Il ragazzo che leggeva Verne. Almudena Grandes
Il ragazzo che leggeva Verne di Almudena Grandes (Guanda Editore) è il secondo libro della serie “Episodi di una guerra interminabile”, un progetto che prevede ben sei romanzi tra loro indipendenti, ma legati dallo stesso filo conduttore, la vita in Spagna negli anni della guerra e della dittatura.
Ho letto il romanzo in lingua originale e ho potuto apprezzare la ricchezza del linguaggio della Grandes che in ogni pagina dipinge veri quadri parlanti, capaci di far entrare il lettore nella pelle dei protagonisti, di fargli pensare gli stessi pensieri, di fargli piangere le loro lacrime. E si piange con Il ragazzo che leggeva Verne. Eccome.
Si piangono lacrime di dolore, di rabbia e di impotenza. Tutte quelle che versa Nino, la voce narrante del romanzo, un bambino di nove anni, figlio di una guardia civile. Nino vive con i suoi genitori e le sue sorelle nella casa-caserma di Fuensanta de Martos, un villaggio arroccato sui monti della Sierra Sur nella provincia di Jaén, in Andalusia. E in questo minuscolo borgo Nino vede e sente cose che un bambino non dovrebbe mai vedere né sentire.
La guerra è ufficialmente finita, ma in quell’angolo di mondo i “bandoleros”, i rossi scappati sulle montagne per i quali la Grandes non nasconde la sua predilezione, continuano la resistenza, mentre i soldati della guardia civile utilizzano i metodi più brutali pur di stanarli. E di notte, in caserma, le urla delle torture, gli spari delle esecuzioni, i pianti delle vedove, trapassano le sottili pareti della stanza di Nino e vanno a popolare i suoi incubi.
Ci sono anche i giorni spensierati, quelli in cui Nino gioca sul fiume o al vecchio mulino con Pepe il Portoghese, un forestiero saggio e misterioso che avrà un ruolo importante nella vita del bambino, giorni in cui per un po’ il paese si scorda dei morti ammazzati, della paura, delle cose che non sono mai come sembrano, del bene e del male. Nino, dotato di un’intelligenza fuori dal comune e di una sensibilità straordinaria, si appassiona casualmente alla lettura grazie a “I figli del capitano Grant” di Jules Verne e, con la complicità di una donna istruita e generosa che gli farà da insegnante, comincerà a guardare le vicende del mondo con occhi meno ingenui, attraverso i quali scoprirà verità a cui nessuno lo aveva preparato.
Il ragazzo che leggeva Verne è una storia magistralmente narrata in cui il coraggio, la lealtà, l’amore e la tenerezza convivono con la viltà, la menzogna, l’odio e la violenza, suscitando emozioni potenti che non si stemperano nemmeno davanti alla lunga lista di personaggi le cui vicende familiari vengono descritte nel dettaglio con il rischio, in qualche pagina (poche a dire il vero), di tediare il lettore. La tensione emotiva è costante grazie alla sapiente successione di colpi di scena presenti fino all’ultima pagina.
Un romanzo assolutamente da leggere per ricordare, se ce ne fosse bisogno, che la guerra, qualsiasi guerra, è sempre l’opzione peggiore.
Titolo: Il ragazzo che leggeva Verne
Titolo originale: El lector de Julio Verne
Autore: Almudena Grandes
Editore: Guanda
Prezzo: 18,50€
Voto: 91/2