“Venezia è laguna” di Roberto Ferrucci
Venezia non è una città di mare. Venezia è laguna.
I veneziani che escono in barca, si aggirano per le sue fragili e bellissime acque verdi, raramente escono a fendere quelle azzurre dell’alto Adriatico. È questo il paradosso enorme di quell’assurdo dibattito su grandi navi sì, grandi navi no. La laguna non è mare. Anche e soprattutto per questo il resto del mondo sa che la risposta a quel falso dilemma è NO.
Comincia con questa nota dell’autore il libro Venezia è laguna di Roberto Ferrucci, pubblicato in versione digitale da Feltrinelli Zoom. Cinquantotto pagine di denuncia contro quello che Ferrucci, come molti veneziani, ritiene un abuso nei confronti della sua meravigliosa città, la cui sopravvivenza è messa in pericolo dal business delle crociere che ogni giorno fa sì che navi enormi solchino le acque della laguna:
Furoreggiano indisturbate (…) in bacino San Marco prima, e in canale della Giudecca poi, quando addirittura non attraccano, spropositate, in riva dei Sette Martiri davanti al bar dove vado a scrivere, vengono a frapporsi fra me e il panorama più bello del mondo, cancellato nei giorni in cui le grandi navi attraccano lì, oppure oscurato, ogni giorno d’estate, tutte le volte che, in successione, sei (sette direbbe Teresa) fra paquebot e traghetti, solcano con le loro migliaia di tonnellate il cuore fragile di Venezia.
Il libro di Roberto Ferrucci è da un lato un’appassionata dichiarazione d’amore per la sua città (e per la sua compagna Teresa, sempre presente nelle sue pagine come nel bel romanzo Sentimenti sovversivi), e dall’altro una netta presa di posizione contro chi la governa.
Corredato di fotografie, Venezia è laguna permette al lettore di avvicinarsi ai “mostri di acciaio” uno dei quali, nel luglio del 2013, si avvicinò troppo alla riva, tanto da indurre Ferrucci a videoregistrare quell’anomala “scodata”. Le immagini dello scrittore fecero il giro dei media internazionali e accesero il dibattito, allo stesso tempo, tuttavia, Ferrucci riceveva accuse pesanti da parte del comitato che appoggia il passaggio delle grandi navi in laguna.
Anche senza conoscere gli aspetti tecnici e i reali rischi dell’ingresso di questi colossi del mare in laguna, il buon senso non fatica a prendere posizione a favore chi cerca una soluzione ragionevole che consenta ai turisti di continuare a godere della bellezza di Venezia senza metterne in pericolo la meravigliosa e delicata architettura.