“Mi ricordo” di Paola Capriolo
Parlare dell’ultimo romanzo dell’ottima scrittrice Paola Capriolo, Mi ricordo, pubblicato da Giunti è difficile e non perché la trama sia particolarmente intricata o lo stile tortuoso, ma perché una sola parola di troppo può essere sufficiente a togliere la magia della scoperta che fa di questa storia una lettura meravigliosa.
Il libro racconta l’esistenza di due donne vissute in anni diversi, ma unite da un legame potente che andrà rivelandosi con il passare delle pagine.
Adela, adolescente di famiglia ebrea, negli anni trenta vive in Germania con i genitori in una bella villa sul fiume e, appassionata di letteratura, si innamora platonicamente di un illustre poeta con cui avvia un intenso carteggio. Presto, tuttavia, questa condizione idilliaca viene travolta dalle leggi razziali naziste che in breve stravolgeranno il mondo conosciuto da Adela.
In quella stessa casa sul fiume, ai giorni nostri, vive Sonja, cinquantenne solitaria e amareggiata, che lavora come badante di un anziano signore dai modi sgarbati. In quella casa Sonja recupererà la memoria di un passato rimasto sepolto nelle pieghe del tempo e comprenderà il legame che la unirà indissolubilmente ad Adela.
Due donne, Sonja e Adela, accomunate da una vita in cui la perdita degli affetti e il dolore sono gli indiscussi protagonisti, due voci indimenticabili che commuovono fino alle lacrime e danno vita a pagine di grande pregio:
Persino questo mi tocca rimpiangere, persino gli ex-studenti dalle guance rosse che mi davano dell'”ebreuccia” ma non potevano impedirmi di essere lì, nella luce sontuosa del foyer, a sfoggiare provocatoriamente tra la folla la mia impurità razziale e il mio primo, ultimo abito da sera.
La bellezza salverà il mondo… già ma quale bellezza? Mi creda, Maestro, non faccio che ritornare su quelle poche righe. Era un abito di seta grigio perla, con un ricamo di strass intorno alla scollatura; e il mondo ci è passato sopra senza farci caso. La bellezza salverà il mondo, ma quale bellezza?
In Mi ricordo Paola Capriolo ricompone il puzzle della memoria con grande maestria e tiene il lettore con il fiato sospeso fino a quando l’ultima tessera non è tornata al suo posto.
avvincente e non banale. Si legge con grande interesse. Affronta temi comuni ma in modo originale. Il finale lascia perplessi soprattutto perchè non si capisce chi è il vecchio usurpatore.
Vado subito a comprare un altro libro di Paola Capriolo