Limbo di Melania G. Mazzucco
Limbo di Melania G. Mazzucco (Einaudi) è un romanzo splendido. Duro, come deve essere un racconto che narra di una donna soldato ferita gravemente in un attentato in Afghanistan, ma allo stesso tempo ricco di sensibilità e poesia. Un libro che mette a nudo le debolezze dei suoi personaggi, ma lascia sempre intravedere la possibilità del loro riscatto e, anche quando tutto sembra perduto, sussurra al lettore che, forse, tutto può ancora cambiare.
L’autrice, penna generosa e straordinariamente duttile, utilizza un doppio binario per sviluppare il racconto. Da un lato la voce narrante che, live, descrive lo svolgersi degli eventi nel tempo presente, dall’altro il diario della protagonista (homework), il sottufficiale Manuela Paris che, per esorcizzare le angosce che la tormentano, mette nero su bianco i ricordi della missione afgana in cui ha rischiato di perdere la vita.
È attraverso questo alternarsi dei piani temporali che si apprende la storia della ventottenne Manuela, arruolata nell’esercito dopo un’infanzia e un’adolescenza difficili a Ladispoli, cittadina alle porte di Roma, e partita in missione con la caparbietà di chi deve dimostrare che le cose, se si desiderano veramente, si ottengono.
Durante i lunghi mesi di convalescenza che Manuela trascorre nel suo paese natale, a casa della madre e della sorella, con la speranza di poter guarire completamente per essere riammessa nell’esercito con ruoli operativi, la ragazza inizia una relazione con un uomo più anziano di lei, una figura apparentemente senza passato che, poco a poco, acquisisce un ruolo centrale nello sviluppo della storia e conduce il lettore a fare mille congetture sulla natura del mistero che la circonda.
Limbo è un romanzo che ne contiene molti altri. La capacità di Mazzucco di raccontare vite intere, inscatolare storie e personaggi come tante piccole matriosche, rende ogni pagina un’avventura affascinante, intensa e godibile. Anche la prosa fa la sua parte. Abbondante, sofisticata, creativa, talvolta persino al limite dell’invenzione (il sacco a pelo era arrombugliato. Arrombugliato?), spesso tagliente ma anche romantica, realisticamente vicina al parlato, ma sempre elegante ed evocativa.
Tra le pagine di Limbo scorrono molti dei temi e dei valori fondamentali della vita. Il rapporto tra gli obiettivi individuali e quelli collettivi, il bene e il male, la lealtà, i vincoli familiari, il senso di appartenenza a una nazione, l’amore. Tutti ingredienti, sapientemente dosati, che saziano la fame di buona letteratura.
- Titolo: Limbo
- Autore: Melania G. Mazzucco
- Editore: Einaudi
- Prezzo: 20€
- Voto: 9
Apperò! un tuo ‘9’ è tanta roba 🙂
Vuoi dire che sono come quei prof un po’ tirchi con i voti? Ahahah… Sì, hai ragione, 9 è “tanta roba”, ma Limbo mi ha catturata. Forse in un’altra vita ero una donna soldato…
un libro stupendo scorrevole piacevole dolce e triste ma scritto in modo elegante