La libreria con le pareti di…libri
C’è una libreria nello stato americano del Massachusetts che è capace di riscuotere opposte opinioni tra chi ha avuto l’occasione di metterci piede. Molti la adorano, altri la detestano, di sicuro nessuno resta indifferente. Il negozio si chiama Derby Square Bookstore e si trova nel centro storico di Salem, cittadina a pochi chilometri da Boston in cui lo scrittore Nathaniel Hawthorne nacque e ambientò il suo romanzo più famoso, “La lettera scarlatta”.
La libreria è ben conosciuta non solo tra le poco più di quarantamila persone che vivono in città, ma anche tra gli abitanti delle località limitrofe grazie alla stravaganza del suo proprietario, Ted Monroe, un bibliofilo appassionato e competente, capace secondo le testimonianze dei clienti più fedeli di soddisfare le richieste più complesse.
Il problema, tuttavia, è che nel suo negozio Ted è l’unico capace di trovare qualcosa. Il locale, infatti, è letteralmente invaso da altissime pile di libri, nuovi e di seconda mano, che arrivano al soffitto e compongo un labirinto in cui il visitatore cammina, spesso con la testa inclinata da un lato, per cercare di leggere i titoli dei volumi impilati. Qualche cartello sparso qui e là indica i temi dei testi accatastati in quella zona, ma la classificazione è tutto fuorchè rigorosa.
I clienti entusiasti sostengono che entrare in quello spazio invaso da libri è un momento di pura magia e poco importa se trovare un titolo determinato è praticamente impossibile. Basta chiederlo a Ted e lui lo estrarrà senza problemi da una delle cataste, oppure lo ordinerà in caso non l’avesse nel suo bizzarro archivio (cosa che pare capitare frequentemente).
Altro punto forte è la strepitosa politica dei prezzi. Su tutti i libri, nuovi o usati viene praticato il 50% di sconto sul prezzo di copertina e le promozioni tre per due sono all’ordine del giorno. In teoria dovrebbe trattarsi di una svendita per cessata attività, in pratica da anni il negozio si regge su questa strategia di prezzi stracciati. Un libro che vent’anni fa costava 10 dollari Ted lo vende a 5. Anche se è un pezzo difficile da trovare, anche se è di prima mano.
I fan sostengono che oltre per risparmiare, al Derby Bookstore si va per respirare l’aria “polverosa” della cultura, ma i detrattori non mancano.
Tra gli scontenti c’è chi si lamenta perché è impossibile trovare quello che si cerca senza dover ricorrere all’aiuto dell’anziano proprietario, c’è chi fa notare che nessun portatore di handicap potrà mai aggirarsi tra gli stretti corridoi fiancheggiati dalle torri di libri (e questa sembra una gran buona ragione per lamentarsi) e c’è chi dice che l’odore di carta vecchia è troppo fastidioso e l’ambiente claustrofobico.
Come tutte le cose singolari e curiose l’idea di Ted Monroe può piacere oppure no ma a questo imprenditore va riconosciuto che il “caos controllato” della sua libreria è riuscito a far parlare di sé e soprattutto ha permesso al locale di far fronte alla concorrenza delle grandi catene. Per quanto tempo ancora non lo sa nemmeno lui visto che il suo “going out of business” campeggia imperterrito nel suo locale 365 giorni all’anno. Da quarant’anni.
Derby Square Bookstore
215 Essex Street
Salem, Massachusetts
(Foto: www.backwoodshome.com)