Io che amo solo te. Luca Bianchini

Io che amo solo te. Luca Bianchini

Giugno 2013

Il numero di giugno 2013 ha come protagonista l’ultimo romanzo di Luca Bianchini (leggi l’intervista in cui l’autore si diverte a fare il casting per un eventuale film tratto dal romanzo)esuberante scrittore italiano e conduttore radiofonico. In Io che amo solo te, Bianchini racconta la divertente storia, tutta pugliese, di un matrimonio e dei suoi retroscena. Un libro fresco, da gustare come un gelato d’estate.

Patrizia&Giuditta 2VociX1Libro è una rubrica che nasce dall’incontro di due persone distanti per formazione ed esperienze di vita, ma unite da una grande passione per i libri e la letteratura. Due donne, Giuditta e io, che si sono conosciute leggendo l’una il blog dell’altra, due “sentire” spesso discordanti ma sempre rispettosi e aperti al confronto. Da questa complicità è nata, tra un tweet e l’altro, l’idea della rubrica. Un luogo in cui confrontarsi su un libro diverso ogni mese in modo divertente e scanzonato, senza il rigore di una recensione, ma con l’attenzione ai dettagli. Una sorta di gioco (liberamente tratto dalle famose interviste della trasmissione “Le Iene”) che vi permetterà di conoscere nuovi romanzi e sorridere un po’. Per assecondare i gusti di tutti i lettori, abbiamo deciso di seguire uno schema che prevede l’alternarsi di un autore italiano, uno spagnolo e uno di qualsiasi altra nazionalità.

Io che amo solo te

cop_bianchini_ amo

Luca Bianchini

Mondadori

Patrizia   twitter: @patrizialadaga Giuditta twitter:@tempoxme_libri 

www.libri.tempoxme.it

1. Dai un voto alla copertina e spiegala
Voto: 8. Copertina scaramantica, riconoscibile, irriverente e divertente. Giusta, insomma. Voto: 8. Una copertina divertente e nello stesso tempo elegante per la scelta dei colori, che ammicca al folclore, ma per chi legge il romanzo è chiara allusione al momento più romantico e incisivo. Un applauso a Mondadori: quando ci vuole, ci vuole!
2. L’incipit è…
Coinvolgente ed elegante. Fin dalle prime battute Bianchini porta il lettore nel luogo in cui si svolgerà la storia e gli presenta la vera protagonista del romanzo. Il primo ad arrivare fu l’ospite meno atteso.Che dire? A me è piaciuto molto.
3. Due aggettivi per la trama
Semplice e sfaccettata allo stesso tempo. Cinematografica e rocambolesca.
4. Due aggettivi per lo stile
Spontaneo, colloquiale. Piacevole e leggero.
5. La frase più bella
La scrittura di Bianchini è immediata, ma allo stesso tempo ricca di pensieri intensi. Tra le frasi che ho apprezzato di più c’è questa che trovo molto vera:Ninella era l’amore della sua vita perché era l’amore della giovinezza. E nessun sentimento, più dell’amore, assomiglia alla giovinezza.

Cono e Tiziana 400 euro

Vi sorprendo, eh? Lo ammetto non è una frase particolarmente bella, come non è romantico il contesto, di contare i soldi ricevuti in regalo per il matrimonio. Ma i due nomi citati sono mio fratello e sua moglie, omaggiati da Luca Bianchini nel suo romanzo. Mi è sembrato un bellissimo gesto da parte dell’autore, tanto da svegliare mio marito non resistendo alla tentazione di mostrargli questo passo. Mi ha fatto anche sorridere che i due fossero i più parsimoniosi tra i donanti!

6. La frase più brutta
Frasi veramente brutte, sia nello stile che nel contenuto non ne ho trovate. L’unica che mi sento di segnalare, più che altro perché difende uno stereotipo di donna che vorrei non esistesse più è quella che Ninella, la madre di Chiara, le scrisse al compimento della maggiore età:Se nella vita non vorrai avere problemi, gli uomini lasciali comandare, o almeno faglielo credere. L’amore è innanzitutto non rompere i coglioni. Mamma Orlando provò a baciarlo, e ad accarezzargli la faccia, ma venne scansato malamente “Eddai”.Sempre così fisico e materiale il rapporto tra Orlando e l’Innominato. A mio avviso, ci sarebbe voluta più poesia!
7. Il personaggio più riuscito
Orlando, il fratello dello sposo, obbligato a nascondere l’omosessualità di cui tutti sanno ma fingono di non sapere. Un classico. Un personaggio genuino, realistico e, a tratti, persino commovente. Innegabilmente Ninella. Una donna che non perde la sua frivolezza, pur dimostrando grande coraggio e forza d’animo. Un personaggio che Luca Bianchini traccia con i colori a pastello, pur regalandole per la cerimonia un vestito rosso Valentino!
8. Il personaggio meno azzeccato
Nancy. C’è da augurarsi che non tutte le diciassettenni siano così infantili ed egocentriche. Senza dubbio l’Innominato. Troppo accentuato nella sua grettezza e volgarità, tanto da scadere nel grottesco. Forse perché Orlando è un personaggio tenero e sensibile, che cattura il lettore, rendendo il suo brutale amante ancora più rozzo.
9 La fine è…
Romantica, quasi da telenovela, ma senza “sbrodolamenti”. In linea con il resto del romanzo. Romantica ma non mielosa, né scontata. Un bacio dato con il respiro, che ci sta, senza strafare!
10. A chi lo consiglieresti?
A tutti quelli che hanno voglia di spensieratezza e sentimento. Un romanzo folcloristico, divertente e molto umano. Luca Bianchini scrive questo romanzo con un sorriso sornione, capace di donare leggerezza alla narrazione senza banalizzarla, di mostrare pregiudizi preconcetti artifizi, ma nello stesso tempo incantare con la naturalezza dei sentimenti. Lo consiglio, quindi, a tutti coloro che amano leggere per svagarsi ma con acume e criticità.

Se ti è piaciuto questo post, non perderti i prossimi. Clicca qui e iscriviti subito per ricevere tutti gli aggiornamenti

1 Comment

<<