Marina Bellezza di Silvia Avallone
Con il romanzo d’esordio Silvia Avallone ci aveva raccontato una realtà scomoda, fredda come l’Acciaio che dà il titolo al suo libro.
Con Marina Bellezza, il secondo attesissimo romanzo in libreria per Rizzoli, la scrittrice torna a fare lo stesso, questa volta a dispetto del titolo ben più accomodante.
Marina Bellezza è una storia di dolorosa attualità, un affresco perfetto della provincia italiana combattuta tra il desiderio di recuperare le proprie radici, modeste ma genuine e il sogno di rendersi visibili agli occhi del mondo attraverso la fama e il successo.
Marina Bellezza è il nome della protagonista del romanzo, una ventenne cresciuta in provincia di Biella (la stessa in cui è nata l’autrice sebbene ora viva a Bologna), una ragazza dotata di una voce straordinaria oltre che di un fisico che fa girare la testa agli uomini e ingelosire le altre donne.
Marina è il “prodotto” di una delle tante famiglie disastrate che riempiono paesi e città d’Italia, un padre assente dedito al gioco, una madre alcolizzata e fragile, incapace di occuparsi della figlia. Marina ha in testa un unico obiettivo: lasciare la Valle Cervo, Piedicavallo, Andorno, luoghi desertificati dalla crisi – niente più negozi, bar, attività, vita sociale – per diventare una star della canzone.
Marina, carattere indomabile, è disposta a tutto per raggiungere Milano, Roma, la Rai, le luci della ribalta e con esse l’attenzione e l’affetto di un padre che non perde occasione per deluderla.
Però c’è Andrea nella sua vita. Il ragazzo che ha amato da adolescente, un amore che torna prepotente, un giovane uomo tormentato che ha sogni opposti ai suoi. Andrea, figlio dell’ex-sindaco di Biella, nonostante l’opposizione del padre, vuole tornare a fare il mestiere del nonno, allevare le mucche, produrre formaggio, vivere isolato in montagna, ma soprattutto vuole Marina. Tra i due sono scintille, ma il loro è un fuoco pericoloso, che scalda e allo stesso tempo brucia.
Questa la trama, ben costruita, narrata con un linguaggio moderno, ma sono i personaggi e il loro contesto a fare di Marina Bellezza un romanzo di qualità.
Confesso che le prime pagine mi avevano fatto dubitare del seguito, l’episodio con cui si apre il libro non mi aveva convinto, ma è stato l’unico momento di dubbio, perché poco a poco Marina e Andrea sono entrati nei miei pensieri di lettrice e non mi hanno più abbandonata.
Danno da pensare questi due ragazzi, fragili e tenaci allo stesso tempo, ma ancora di più danno da pensare i loro genitori, madri e padri diversi per condizione sociale, cultura, stile di vita, ma ugualmente incapaci di trasmettere ai figli affetto, equilibrio, sicurezza.
Silvia Avallone in Marina Bellezza dipinge in modo eccellente la deriva morale di una società basata su valori fasulli, su egoismi quotidiani che generano relazioni insane, il cui conto salato viene spesso pagato dai figli.
Marina Bellezza è un romanzo che sprizza rabbia da ogni pagina, ma che non chiude la porta alla speranza. Una storia che si legge con passione, che trascina emotivamente, che fa venir voglia di dare due schiaffi ai suoi protagonisti e poi di andare ad abbracciarli.
Silvia Avallone, che durante l’evento di presentazione in anteprima del romanzo aveva detto di voler raccontare “la necessità di reinventarsi della sua generazione”, è riuscita nell’intento.
Quando si chiude Marina Bellezza ci si sente smarriti, come i suoi personaggi, ma allo stesso tempo decisi ad andare avanti. A reinventarsi, appunto.
- Titolo: Marina Bellezza
- Autore: Silvia Avallone
- Editore: Rizzoli
- Pagine: 528
- Prezzo: 18,50€
- Voto: 8
Ciao, se ti interessa, qui puoi trovare la mia recensione di Marina Bellezza! http://wp.me/pFbVV-jv
condivido la titubanza sull’episodio iniziale, ma per il resto è un libro di cui c’era bisogno.