La regina scalza. Ildefonso Falcones
Le donne, l’amore, la libertà, la passione, l’amicizia, la crudeltà, il pregiudizio. Ingredienti in salsa storica, conditi con una trama rocambolesca ed avvincente. Questo è La regina scalza, l’ultimo romanzo di Ildefonso Falcones, in libreria da lunedì 11 novembre per Longanesi.
Come i due bestseller che lo hanno preceduto, La regina scalza è un romanzo storico che, attraverso le vicende di due giovani donne, Caridad e Milagros, racconta la persecuzione dei gitani nella Spagna del XVIII secolo. Una storia di amicizia che prende forma poco a poco, come accade in tutti i romanzi dello scrittore barcellonese, per giungere, in crescendo, a un finale appassionante.
“Che fortuna essere nati nella nostra epoca!” viene spontaneo pensare mentre si legge La regina scalza. Già con i due romanzi precedenti, La cattedrale del mare e La mano di fatima, Falcones ci aveva spiegato che la vita nei secoli scorsi non era una passeggiata, ma è ne La regina scalza che avvertiamo con vero disgusto l’impotenza generata dall’ingiustizia.
Le due protagoniste, Caridad, schiava cubana dalla pelle scurissima, che approda a Siviglia come donna libera poiché il suo padrone è morto in viaggio e Milagros, giovane gitana ribelle, nipote di Melchor, fiero capostipite della famiglia Vega, si incontrano e uniscono i loro destini, che saranno inevitabilmente tormentati.
Perché Falcones abbia deciso di collocare una cubana di colore in terra andalusa è una delle domande che mi sono posta fin dalle prime pagine e che non ho mancato di fare all’autore durante la nostra chiacchierata qui a Barcellona (leggi l’intervista).
Caridad vive gli abusi, i maltrattamenti e il dolore con la rassegnazione dell’abitudine, comunica al mondo le emozioni col canto e soltanto col tempo impara a considerare se stessa una persona degna di amare e di essere amata. Di tutt’altra pasta è fatta Milagros, la bella gitana che seduce danzando, la cui passione e ingenuità giovanili le costeranno molto care. È lei La regina scalza, l’ammaliatrice capace di incantare con la voluttuosità dei suoi passi e del suo corpo, la donna che proverà l’ebbrezza dell’essere desiderata e il dolore acuto del disprezzo.
Falcones, attraverso le peripezie delle sue protagoniste, esplora le origini del flamenco, riempie le pagine di balli seducenti e uomini violenti, di stupri e vendette, di crimini, di orgoglio e di passioni.
Nelle oltre settecento pagine del libro il lettore viaggia con i protagonisti senza entrare nei loro panni, non c’è spazio nei robusti romanzi di Falcones per l’immedesimazione e l’approfondimento psicologico, il suo narrare è cinematografico, intrattiene senza fare troppo male anche quando racconta la violenza e il cinismo.
Importante il lavoro di documentazione che si percepisce in tutta l’opera, ma che non la sovraccarica né disturba chi cerca il puro intrattenimento, perché non è mai pignolo né prolisso.
La regina scalza è un romanzo d’evasione che si legge volentieri e senza fretta, una di quelle storie in cui vorresti “entrare” ed essere un super eroe per ristabilire la verità e la giustizia. Ma siccome non puoi, aspetti il finale e… speri.
- Titolo: La regina scalza
- Titolo originale: La reina descalza
- Autore: Ildefonso Falcones
- Editore: Longanesi
- Pagine: 704
- Prezzo: 19.90€
- Voto: 7 1/2
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