I nuovi ebook per non vedenti
Ho ricevuto un comunicato stampa dell’Associazione Italiana Editori (AIE) che mi fa molto piacere condividere per la rilevanza sociale dell’iniziativa che promuove. Eccolo:
Parte oggi, 18 giugno, il servizio LIA – Libri Italiani Accessibili, un catalogo online di ebook accessibili per offrire a chi ha disabilità visive le stesse possibilità di tutti gli altri lettori. Libri di narrativa e saggistica, novità e bestseller di oltre 40 marchi editoriali: sono già online infatti su www.libriitalianiaccessibili.it duemilacinquecento titoli in digitale per accontentare i gusti di tutti i lettori. Si va da Inferno di Dan Brown alle inchieste di Maigret di Simenon, dall’ultimo libro di cucina di Benedetta Parodi ad alcuni tra i romanzi finalisti al Premio Strega, dai libri di Luis Sepúlveda fino alle immancabili Cinquanta sfumature. Per i bambini si spazia da La fabbrica di cioccolato a I Croods, per i ragazzi si parte con Le Cronache di Narnia, mentre per chi ama la saggistica ecco l’inchiesta di Gianluca Nuzzi o il nuovo libro di Matteo Renzi. Realizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), il servizio è stato presentato oggi a Roma alla Camera dei deputati: “Ci tengo ad esprimere grande apprezzamento per l’iniziativa -ha comunicato la presidente della Camera Laura Boldrini in un messaggio letto dal presidente AIE Marco Polillo-. Voi avete saputo praticare l’inclusione in un ambito – quello della cultura – dove troppo spesso invece crescono le diseguaglianze e si fa più profondo il divario sociale. E’ una concreta applicazione di quanto chiede di fare l’Articolo 3 della nostra Costituzione“.
Ma come leggono i non vedenti e gli ipovedenti?
Dipende. A seconda del tipo di disabilità, delle preferenze personali e delle di- verse abilità sviluppate nel tempo. Alcuni ipovedenti utilizzano un tablet che con- sente loro di ingrandire molto i caratteri o aumentare il contrasto con lo sfondo, leggendo su fondo nero caratteri bianchi, alcuni non vedenti collegano al computer, su cui scorre il file di testo, un display Braille, che altro non è che una “barra” che trasforma il testo digitale presente a video in caratteri Braille, il sistema di lettura a rilievo che permette alle persone non vedenti di leggere tramite il tatto. Ciò consente loro una lettura silenziosa simile a quella degli altri lettori. Altri ancora utilizzano la funzionalità di sintesi vocale, presente in alcuni tablet o eReader che abilita la lettura ad alta voce del testo. Un’indagine sulle abitudini di lettura di ipovedenti e non vedenti, condotta per conto dell’Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e la CNUDD (Conferenza Nazionale Universitaria dei Delegati per la Disabilità) da Doxa ha evidenziato inoltre che le persone con disabilità visiva, al di là di come leggono, sicuramente leggono tanto: in media 9 libri in un anno, tre volte in più della media dei lettori vedenti.
Il servizio LIA parte da un progetto finanziato grazie al Fondo in favore dell’editoria per ipovedenti e non vedenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali: “L’odierna presentazione e la contemporanea messa in linea del servizio LIA-Libri Italiani Accessibili – ha dichiarato Rossana Rummo, Direttore generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d’autore – è motivo di grande orgoglio e profonda soddisfazione per il Mibac e rappresenta la concreta dimostrazione delle potenzialità del binomio vincente cultura-innovazione. LIA offre un servizio sociale e culturale e il nostro impegno è quello di proseguire su tali esperienze per garantire l’inclusione e ampliare i confini del circuito librario, a conferma del ruolo sociale fondamentale svolto dalle politiche culturali.”
Una vera rivoluzione insomma per i 362mila non vedenti e il milione e mezzo circa di ipovedenti italiani (dati Istat 2010): “Il servizio LIA, cui l’Unione ha collaborato sin dall’inizio quale partner privilegiato – ha spiegato Tommaso Daniele, presidente Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti -, è un’esperienza importante, un cambiamento nel modo di affrontare il tema della disabilità visiva. Poter disporre di un catalogo di novità librarie nei tempi e nei modi dei lettori senza difficoltà visive è un grande passo avanti in termini di inclusione, da considerare non un punto di arrivo, ma di partenza per la realizzazione delle pari opportunità di accesso alla cultura e per fruire appieno del diritto di cittadinanza”.
“Gli editori italiani hanno voluto tracciare una strada, perché sempre più realtà possano percorrerla – ha commentato Marco Polillo, presidente di AIE –. Siamo partiti dall’assumerci la responsabilità di produrre libri pienamente accessibili e di certificarli come tali. Perché l’accessibilità caratterizzasse l’intero ciclo distributivo dei libri abbiamo coinvolto distributori, librerie online e sistemi di pagamento in rete e ci siamo impegnati a testare regolarmente software di lettura e device, sensibilizzando anche questi anelli della catena. Ora è fondamentale che questo processo non si fermi qui”.
(Foto di copertina: Theguardian.com)