“Le tartarughe tornano sempre” di Enzo Gianmaria Napolillo
Le tartarughe tornano sempre di Enzo Gianmaria Napolillo (qui l’intervista all’autore), pubblicato da Feltrinelli, è il libro degli opposti: la bellezza di un’isola incastonata nel blu del Mediterraneo e l’orrore della morte di migliaia di migranti annegati in quelle stesse acque; gli ideali di giustizia di gente abituata a soccorrere altra povera gente e i pregiudizi di chi, nelle città del potere, rifiuta di tendere una mano; l’amore di due adolescenti e l’odio nei confronti del diverso.
C’è tutto questo nel bel romanzo di Napolillo, autore esordiente ma con una scrittura incisiva e dal ritmo ipnotico di chi ha talento in abbondanza, che scatta un’istantanea poco decorosa della nostra società, fatta di egoismi e scelte utilitaristiche, ma che assegna ai giovani il ruolo di portatori di speranza.
Salvatore e Giulia, i protagonisti, si conoscono e si amano fin da bambini, lui, figlio unico di un pescatore e di una casalinga, vive a Lampedusa, l’isola innominata ma sempre in primo piano, lei figlia di una coppia di isolani emigrati vive a Milano e torna nella terra d’origine solo per le vacanze.
Per anni il loro rapporto, epistolare d’inverno e fatto prima di giochi e poi di baci d’estate, cresce con loro, fino a quando la distanza, fisica e di status sociale, non crea barriere insormontabili. A unirli nella lontananza, tuttavia, c’è la tragedia degli sbarchi di migranti che hanno portato morte e dolore sull’isola e c’è la consapevolezza che le cose da sole non cambiano.
Le tartarughe tornano sempre è un romanzo riuscito al 100%, moderno e commovente, una storia che obbliga il lettore a una lettura senza soste e, cosa non trascurabile, gli fa chiudere il libro con un timido sorriso.
- Titolo: Le tartarughe tornano sempre
- Autore: Enzo Gianmaria Napolillo
- Editore: Feltrinelli
- Uscita: marzo 2015
- Pagine: 216
- Prezzo: 15€
- Voto: 81/2