L’amore è un difetto meraviglioso. Graeme Simsion

L’amore è un difetto meraviglioso. Graeme Simsion

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In un’epoca di angoscia collettiva come quella che stiamo vivendo, trovare un romanzo intelligente capace di strappare risate genuine non è cosa frequente, ma di certo è terapeutico. Mi è capitato con L’amore è un difetto meraviglioso dell’esordiente australiano Graeme Simsion, che Longanesi ha pubblicato in Italia dopo una campagna di marketing che lo annunciava come il libro rivelazione della Fiera di Francoforte e caso editoriale dell’anno.

Invitata a leggerlo, ho accettato, se pur con i tipici timori che i grandi battage pubblicitari suscitano in me.

Le prime pagine mi hanno sconcertata. Ma l’esperienza mi ha insegnato che non è affatto vero che il buongiorno si vede dal mattino. Così, sono andata avanti. E ho fatto bene.

Il protagonista di L’amore è un difetto meraviglioso è Don Tillman, professore di genetica all’università di Melbourne, maniaco dell’organizzazione, delle liste, dell’indice di massa corporea e della disciplina fisica e morale, una sorta di Signor Spock (quello della serie Star Trek) ma di origini terrestri e senza orecchie a punta. Un tipo così insopportabilmente pedante da far nascere il desiderio di chiudergli il libro in faccia.

Superata l’irritazione iniziale, tuttavia, ho cominciato a trovare simpatica la ferrea logica che guida ogni azione della vita di questo strampalato professore che un giorno decide di avviare il “Progetto moglie” perché, alla soglia dei quarant’anni e senza avere mai avuto una donna in vita sua, crede sia giunta l’ora di “riprodursi”.

Il progetto in questione prevede la selezione della consorte ideale attraverso un articolato questionario da sottoporre a tutte le potenziali candidate, che devono possedere precisi requisiti fisici e intellettivi, ma anche stili di vita e abitudini compatibili con quelle del razionalissimo professore.

L’obiettivo appare fin da subito difficile da raggiungere, ma a complicare le cose interviene Rosie, una ragazza alla ricerca del padre biologico del quale, la madre, ormai defunta, non ha mai voluto rivelare il nome.

Tillman, nel tentativo di aiutare Rosie a scoprire il nome del suo vero padre, si troverà coinvolto in rocambolesche avventure e imparerà che il mondo gira, sebbene in modo imperfetto ma piacevole, anche senza le sue ferree norme di comportamento.

Più il romanzo avanza, più Tillman, come era facilmente prevedibile, si fa “umano” ed è così che mi sono ritrovata a ridere di gusto a tarda notte davanti a un protagonista disorientato da emozioni che non riesce a definire né a catalogare.

Commedia più umoristica che romantica, L’amore è un difetto meraviglioso, pur senza regalare brividi da batticuore, si legge con piacere e quando il libro termina, quasi si sente tenerezza per quell'”imbranato emozionale” del suo protagonista. Purtroppo, invece, nella vita vera certi “uomini robot” non cambiano mai.

  • Titolo: L’amore è un difetto meraviglioso
  • Titolo originale: The Rosie project
  • Autore: Graeme Simsion
  • Editore: Longanesi
  • Prezzo: 14.90€
  • Voto: 61/2

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