“La tristezza ha il sonno leggero” di Lorenzo Marone

“La tristezza ha il sonno leggero” di Lorenzo Marone

Per uno scrittore che ha esordito con grande successo, la seconda prova, in genere, è quella della verità. Lorenzo Marone, autore dello splendido La tentazione di essere felici (qui la recensione), uscito nel 2015 per Longanesi e a lungo in cima alle classifiche, con il nuovo romanzo, La tristezza ha il sonno leggero (sempre Longanesi), conferma la bontà della sua penna e regala al lettore una storia e una serie di personaggi degni del manuale del perfetto scrittore.

La tristezza ha il sonno leggeroLa tristezza ha il sonno leggero, come già era accaduto con La tentazione di essere felici, ha per protagonista la gamma completa delle insicurezze, delle debolezze e dei difetti della gente comune ai giorni nostri.

A impersonare il disagio di vivere nel XXI secolo è Erri Gargiulo, figlio di genitori divorziati che, con i nuovi partner, gli hanno dato fratellastri e sorellastre, creando quella famiglia allargata oggi tanto di moda e spesso molto infelice.

Erri è un uomo fragile e insicuro che a quarant’anni non ha ancora trovato il suo posto nel mondo, pur avendo già rinunciato a molti dei suoi sogni. È lui la voce narrante di La tristezza ha il sonno leggero e Marone gli concede il dono dell’ironia e quello, non scontato, della tolleranza. Erri cerca, con acume e pazienza, di mediare i conflitti, il suo non esprimere mai le emozioni gli provoca brucianti mal di stomaco, ma gli permette di tenere insieme i pezzi della sua strana famiglia in cui non mancano rancori, segreti e bugie.

Erri è sposato con Matilde, i due da anni provano, senza successo, ad avere un figlio, ma un giorno la moglie lo lascia e il paziente e passivo impiegato si trova a fare i conti con i nodi irrisolti del suo passato e con un futuro ancora tutto da costruire. Chiamato per la prima volta a prendere decisioni importanti, Erri imparerà a elaborare il dolore provocato dalle ferite aperte e a mettere se stesso al centro della propria vita.

La verità è che se si passa la vita a tentare di non sentire dolore e paura va a finire che non si sente più niente

Dietro ai numerosi personaggi che orbitano intorno alla figura di Erri ci sono esistenze tormentate, personalità bizzarre, donne solari e altre autoritarie, uomini frustati e padri saggi, c’è l’umanità che si incontra tutti i giorni sull’autobus, quella dei vicini di casa, dei colleghi di lavoro, una realtà che Lorenzo Marone sa raccontare con acume e leggerezza, senza mai essere scontato. E non pare un caso che i titoli dei suoi due romanzi giochino con le emozioni più antitetiche e universali dell’animo umano, felicità e tristezza.

La tristezza ha il sonno leggero è il romanzo della vita quotidiana, che può apparire banale se applicata alla massa, ma diventa un vestito unico e irripetibile addosso a ciascuno di noi. Un vestito che Lorenzo Marone ha saputo cucire con maestria da scrittore, ormai si può dire, navigato.


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