Alice in gabbia

Alice in gabbia

Alice in Gabbia di Arianna Gasbarro, trentaduenne romana appassionata di letteratura, è un romanzo di sole 120 pagine che si legge senza intoppi in poco tempo e racconta una storia che è quella di tante giovani donne di questi anni.

Alice, la protagonista, è una ragazza in gamba, laureata in lettere, qualche esperienza all’estero e poi un lavoro fisso come responsabile della comunicazione in una delle tante aziende della provincia italiana che hanno reso famoso il made in Italy nel mondo. Alice, apparentemente, ha tutto: uno stipendio sicuro, una casa, un fidanzato, ma sente di non avere niente perché il lavoro d’ufficio le va stretto. La sua scrivania è la sua gabbia, il suo capo, che considera un buffone incompetente, il suo tormento. Nemmeno con i colleghi va molto meglio e Alice sogna ogni giorno di liberarsi di quelle sbarre virtuali, rappresentate dal contratto di lavoro a tempo indeterminato, meta agognata per molti, avvilente condanna per lei che sogna la libertà dal cartellino e dagli orari imposti.

Da questo conflitto interiore nasce un diario che mette in discussione il modello capitalista di organizzazione del lavoro, polemizza con l’assenza di meritocrazia del sistema italiano e fa a pezzi il conformismo borghese che caratterizza una parte della nostra società. Tutti argomenti condivisibili anche se la maniera di esporli risulta talvolta inutilmente aggressiva. Alice riversa la sua insoddisfazione e la sua rabbia sui colleghi, troppo sottomessi o assuefatti a un tipo di vita che detesta, ma che lei stessa conduce e non osa lasciare. Alice accusa tutto e tutti ma i suoi lamenti sono così tanti e ripetuti che si fatica a solidarizzare con lei, anche per quel tono saccente che pervade il romanzo e per certe frasi irritanti, ripetute qui e là. Un esempio? Il tamburellare di dita sul tavolo: “Trr, frr,Trr, frr. Indice medio anulare mignolo, mignolo anulare medio indice.” Indisponente è dir poco.

Litiga con se stessa questa ragazza emancipata che un po’ invidia l’ex-amica senza cervello diventata velina, perché sa che la vita è fatta di sogni e di scelte. E soprattutto sa di essere l’unica persona a possedere le chiavi capaci di aprire la sua gabbia. Tutto sta nel trovare il coraggio.

Titolo: Alice in gabbia
Autore: Arianna Gasbarro
Editore: Miraggi Edizioni
Prezzo: 12.00€
Voto: 5/6

 

 

1 Comment

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    Laura Settembre 30, 2017

    Ciao
    io penso di poter capire bene Alice….ho 32 anni, laureata in economia con il massimo dei voti e lavoro da 7 anni per una multinazionale con contratto a tempo indeterminato….non so quanto giovani vorrebbero essere al mio posto…ma io sono profondamente infelice! La sensazione è la stessa…quella.di sentirsi in gabbia…ma devi tenertelo per te perché sei una privilegiata, fuori c’è la crisi sai! Questo è quello che ci viene inculcato…come se essere disoccupati o prendersi del tempo da dedicare a se stessi per imparare nuova cosa o per cercarsi, fosse blasfemia o addirittura poco dignitoso….ma nessuno si ferma a pensare che stare in situazioni come questa ti porta ad ammalarti mentalmente e fisicamente…a quel punto mi chiedo, a cosa ti sara’ servito quel contratto, quei soldi…se poi ti sei spento strada facendo!

    Siamo esseri umani…non robot…ricorsiamocelo sempre!
    Complimenti Alice e in bocca al.lupo

    Laura

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